Il paradosso della fede - S. Kierkegaard «No, nessuno sarà dimenticato di quelli che furono grandi; ma ciascuno fu grande a suo modo, ciascuno in proporzione alla grandezza che amò. Perché è tropo fiero per ammettere che quanto fu sostanza della sua vita intera soia stata una faccenda effimera. Quanto è importante questo equilibrio! Gli sciocchi e i giovani si vantano che tutto è possibile all'uomo. Che se poi volessi domandare dove si voglia arrivare, certo mi farei considerare uno sciocco; ma invece darei prova di gentilezza e di cultura se ammettessi che ciascuno ha la fede, perché altrimenti sarebbe un po' strano dire che va «oltre». Il motivo dell'idolo e il paradosso della fede by Miriam Giuseppina Arconte, 9788859153337, available at Book Depository with free delivery worldwide. "Ognuno rimarrà nel ricordo; ma ognuno fu grande secondo quello che sperò. Sacerdote stimmatino, filosofo di fama internazionale, biologo e giornalista. easy, you simply Klick Il paradosso amoroso reserve implement code on this page or you should instructed to the normal enrollment develop after the free registration you will be able to download the book in 4 format. Ciò mi è impossibile; ma non me ne glorio. Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Perché Sara, benché anziana d'età, fu abbastanza giovane per desiderare le gioie della maternità; e Abramo, malgrado i suoi capelli grigi, fu abbastanza giovane per desiderare d'esser padre.". Il motivo dell’idolo e il paradosso della fede (Italian Edition) eBook: Miriam G. Arconte: Amazon.com.au: Kindle Store Leggi subito, L’attuale situazione in Sira Poi Kierkegaard descrive come potrebbe essere, secondo lui, un «cavaliere della fede» dei nostri giorni, pur precisando che un uomo simile non l'ha mai incontrato e che, se lo incontrasse, lascerebbe ogni cosa per correre a vederlo e ammirarlo, senza stancarsene mai. Anche per Timore e tremore l'autore si serve di uno pseudonimo, quello di Johannes de Silentio, che firma per esteso l'ironica e raffinata Introduzione: perché Kierkegaard si serve spesso dell'ironia ed è uno scrittore efficacissimo, che sa graffiare quanto basta per scuotere il pesante perbenismo dei lettori e la sussiegosa presunzione degli accademici di professione. «Qual è il grande comandamento?». Il cattolicesimo fa propria la definizione di fede di Tommaso d'Aquino secondo cui «la Fede è l'atto dell'intelletto che dà il proprio assenso alle verità divine per comando della volontà, messo in moto da Dio per mezzo della Grazia». IL PARADOSSO DELLE MISURAZIONI. Tutto concorre al bene (9788870947823) and a great selection of similar New, Used and Collectible Books available now at … *FREE* shipping on eligible orders. L’ “assurdo” della ragione e il “paradosso” della fede. Leggi subito In cambio, se la principessa è nella stessa disposizione di spirito, vedrà sbocciare la bellezza dell'amore. Talvolta il cavaliere prova entro di sé gli oscuri impulsi del desiderio che ridestano il ricordo; talvolta lo provoca lui stesso. Transcript Cap.1 Il ragionevole paradosso della fedeCap.1 Il ragionevole paradosso della fede Nulla, dall'esterno, lascerebbe trapelare il suo segreto; nulla tradirebbe la sua natura eccezionale, dissimulata sotto l'apparenza ella più comune normalità. (…), "La rassegnazione infinita è l'ultimo stadio precedente la fede, di modo che chiunque non ha fatto quel movimento non ha la fede. Certo, se la sua fede fosse stata rivolta esclusivamente ad una vita avvenire, si sarebbe sbarazzato più facilmente di tutto, per uscir al più presto possibile da un mondo a cui non apparteneva più. "Grande è coglier l'eterno, ma è più grande cosa riavere il transeunte, dopo averne fatta rinuncia. Kierkegaard, che aveva una grande conoscenza della filologia classica, anche se non amava farne sfoggio particolare, certamente avrà avuto una reminiscenza omerica in quel rinnovarsi delle stirpi come le foglie della foresta che ricorda il discorso di Glauco a Diomede nel VI canto dell'Iliade, 146-149. Sono analoghi? Tutto concorre al bene on Amazon.com. Sacra doctrina (2011) vol. Leggi subito Anche il Nostro visse la rinuncia a Regina come una specie di pretesa di Dio nei suoi confronti; per tutta la vita continuò a sperare che Dio, all'ultimo momento, avrebbe trasformato il suo dolore in gioia, proprio come era accaduto ad Abramo sul monte, sacro il, Con una serio efficacissima di stacchi e di riprese, con uno stile cadenzato e malinconico altamente poetico e suggestivo, Kierkegaard rievoca l'. Il motivo dell’idolo e il paradosso della fede (Italian Edition) eBook: Miriam G. Arconte: Amazon.in: Kindle Store Egli serba giovane quell'amore che cresce così in età e in bellezza! Il cattolicesimo fa propria la definizione di fede di Tommaso d'Aquino secondo cui «la Fede è l'atto dell'intelletto che dà il proprio assenso alle verità divine per comando della volontà, messo in moto da Dio per mezzo della Grazia». (…) Egli ha capito il profondo segreto. La condotta della principessa non saprebbe turbarlo; soltanto le nature inferiori trovano in altrui la legge delle loro azioni, e fuori di sé le premesse delle loro risoluzioni. Per iscriverti al club lettori devi essere un utente registrato al nostro sito in internet. Ma Abramo fu il più rande di tutti: grande per l'energia la cui forza è debolezza, grande per la saggezza il cui segreto è follia, grande per la speranza la cui forza è demenza, grande per l'amore che è odio di se stesso. Eventi in evidenza È questa la contraddizione angosciosa capace di produrre l'insonnia e senza questa angoscia, tuttavia, Abramo non è l'uomo che è.". Isacco, sentendosi perduto, prega Dio e lo invoca come il suo unico, vero Padre; a lui chiede misericordia. Assurdo è quanto di più distante ci sia dalla logica rassicurante della ragione. E, simultaneamente, sono paralizzato. "I miserabili schiavi, ranocchie sprofondate nelle paludi della vita, gridano, naturalmente: «Che follia, quell'amore! Ciascuno di loro ha compiuti quel movimento preventivo; e, secondo ogni apparenza, con tanta facilità che non giudicano più necessario aggiungere la minima parola di spiegazione. C’è chi pretende di Amare Dio, curando per bene il rapporto con Lui ma dimenticando chi ha intorno; è la perdita del contesto, il proclamare Dio Padre ma poi non riconoscersi fratelli, l’assurda tentazione del liturgismo clericale, l’angelismo senza carne e senza relazioni orizzontali. Luciano Manicardi, monaco di Bose. E il cavaliere della rassegnazione che non se lo dica è un bugiardo che non ha mai conosciuto il desiderio e non ha conservato la gioventù del desiderio nel suo dolore. "Da quel giorno, Abramo fu vecchio; non poteva dimenticare quel che Dio aveva preteso da lui. Segue l'Elogio di Abramo: un capitolo di tale potenza evocativa, di così grande bellezza e letteraria e sottigliezza psicologica, che è praticamente impossibile farne un semplice riassunto. Sia benedetta questa storia! Il coping lezione 1. 4 talking about this. Riceviamo e volentieri segnaliamo un titolo appena uscito su questo tema, a cura di Antonio Landi, Il paradosso della risurrezione.Pubblicato nell’ottobre 2019, contiene gli articoli delle conferenze organizzate dall’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, nel febbraio-marzo 2018. Anche per, "Ai giorni nostri, non ci si ferma alla fede, si va oltre. Ad ogni istante sono respinto indietro e, malgrado il suo appassionato accanimento, il mio pensiero non può penetrar quel paradosso neppure per un capello. Il Il paradosso della fede è un libro di Kierkegaard Søren , pubblicato da EMP nella collana Sguardo dello spirito e nella sezione ad un prezzo di copertina di € 8,00 - 9788825041002 Nella religione cristiana si assegna un valore infinito proprio al Tipo Libro Titolo Il paradosso della risurrezione - Alle origini della fede cristiana A cura di Landi A. Editore Edizioni Dehoniane Bologna EAN 9788810410431 Pagine 160 Data ottobre 2019 Peso 200 grammi Altezza 21 cm Larghezza 14 cm Profondità 1 cm Collana Studi biblici Sacra doctrina (2011) vol. "Eppure dev'essere cosa magnifica ottenere la principessa. Find books "Il suo sogno sarebbe stato quello di partecipare al viaggio di tre giorni, quando Abramo se n'andava sul suo asino, con la propria tristezza davanti a sé, e Isacco al fianco. Non si interessa più, in un mondo finito, di quel che fa la principessa; e ciò prova appunto ch'egli ha compiuto il movimento infinito. «[...] d’esser pazzo per un attimo solo, d’uscire per un attimo solo dalla prigione di questa Perché è soltanto nella infinita rassegnazione che io posso prendere coscienza el mio valore eterno, ed è soltanto allora che si pone il problema di afferrare l'esistenza di questo mondo in virtù della fede. "Quando il bimbo dev'esser svezzato, la madre si tinge di nero il seno, perché sarebbe cosa crudele che esso restasse desiderabile quando il bambino non deve più trarne nutrimento .Così il bambino crede che sua madre è mutata, ma la madre è sempre la stessa ed il suo sguardo è sempre pieno di tenerezza e di amore.". Ed è anche quello che con maggiore vigore presenta la fede nella sua dimensione di paradosso. Link per l'evento Io non poso fare il movimento della fede, non poso chiudere gi occhi e gettarmi a testa bassa, pieno di fiducia nell'assurdo. Se Abramo fosse stato un grande secondo la misura degli uomini, sarebbe salito sul Monte Moriah e avrebbe sacrificato sé stesso, pregando Iddio di accettare quell'estremo sacrificio, e non l'altro, quello dell'unico figlio. E credere. E nel ritratto di Abramo, dell'uomo che sacrifica al comando di Dio il proprio bene più alto, l'ultimo figlio ottenuto quasi per grazia al culmine degli anni, scorgiamo non già un autoritratto fedele dell'uomo Sören Kierkegaard, bensì una proiezione ideale, un ritratto immaginario di quell'homo religiosus che il pensiero kierkegaardiano, in tutte le fasi del suo svolgimento, ha tracciato come valore supremo dell'esistenza. Il lavoratore del futuro e l'azienda comunità Da un punto di vista meramente etico, Abramo è un assassino; ma da un punto di vista religioso, egli è il giusto, il cavaliere della fede. Da questa presenza dominante del paradosso deriva infatti il modo originale di Paolo di annunciare il messaggio cristiano, cercando di coinvolgere e persuadere i suoi diversi destinatari. Secondo il Nuovo Testamento, infine, la fede rientra fra i doni dello Spirito Santo cosiddetti «carismatici».. Cattolicesimo. Per rassegnarsi non è necessaria la fede: essa è invece necessaria per ottenere qualcosa al di là della propria coscienza eterna. La fede, dunque, non è l'istinto del cuore, ma il paradosso della vita. E qui comincia l'elogio di Abramo vero e proprio. Il desiderio, che voleva condurlo nella realtà e che si è urtato nella impossibilità, ripiega nel fòro intimo; ma non per questo è perduto né dimenticato. (…) Ma Abramo aveva la fede per questa vita…". Chi è colui che può dirsi "grande"? 20 ottobre 2018 Bologna (BO) Ha provato il dolore della totale rinunzia di quanto si ha di più caro al mondo. Il termine, in questo caso, indica che sono di pari valore e il senso è: obbedire al primo è simile ad obbedire al secondo. Egli serba giovane quell'amore che cresce così in età e in bellezza! Perché chi combatté contro il mondo fu grande trionfando sul mondo, e chi combatté contro sé stesso fu più grande per la vittoria su sé stesso, ma chi lottò contro Dio fu il più grande di tutti.". Ammette, inoltre, di non essere il portatore di un pensiero sistematico, per cui sarà compito sin troppo facile sezionare e demolire il suo libro con una minuziosa acribia professorale. Definizioni Il concetto di coping è stato creato nell’ambito della psicologia negli anni sessanta, dallo scienziato americano Lazarus, professore emerito alla Berkeley University,che lo ha studiato come un processo strettamente collegato allo stress. In età matura, rilesse con cresciuto stupore quel racconto, perché la vita aveva separato quanto era unito nella pia semplicità dell'infanzia. Poiché «il Signore… benedice e fa prosperare coloro che ripongono in lui la loro fiducia». È solo buonismo. Try. Il paradosso della fede: il vangelo secondo Marco. Fin qui, Kierkegaard ha descritto sé stesso e la propria situazione spirituale dopo la rottura del fidanzamento con Regina. Nel credere, "Poi i tempi furono compiuti. Paradox of knowability; Limits of knowledge; Semantic antirealism; Paradosso della conoscibilità; Limiti della conoscenza; Antirealismo semantico Issue Date: 2013 Perché chi amò se stesso fu rande nella propria persona e chi amò altrui fu grande perla sua dedizione; ma chi amò Dio fu il più grande di tutti. Il paradosso della risurrezione. Le sedie di Sisifo Account & Lists Account Returns & Orders. I suoi critici potranno sempre dire: "non è sistema, questo; non ha nulla a che vedere col sistema"; ed egli è pronto ad ammetterlo, sottomettendosi di buon grado al giudizio di ogni cavillatore sistematico. 1 - Il paradosso della fede. La risurrezione di Gesù Cristo è il centro della fede cristiana. Nella Effusione preliminare a questa parte entrale del libro, Kierkegaard riflette sul significato che la storia di Abramo dovrebbe avere nella vita di un cristiano d'oggi. Scritta nel 1843 (…), l'opera è come una breve sinfonia che contiene, felicemente armonizzati e fusi, tutti i i motivi dominanti del pensiero e dell'arte di Kierkegaard. Un amore razionale, organizzato orizzontalmente, senza Padre Celeste, senza Provvidenza, che obbedisce solo alla pianificazione. L’attuale situazione in Sira La guerra civile è la madre di tutte le cose Buy Sacra doctrina (2011) vol. Toro, il paradosso di Nkoulou: serve ma può partire a gennaio. Già solo l'attacco è di un vigore e di una profondità eccezionali: la sua perfezione architettonica e la sua assoluta mancanza di sia pur minime sbavature ricorda l'austera, geometrica perfezione delle composizioni per organo del grande Johan Sebastian Bach. Sören Kierkegaard scrive Timore e tremore nello stesso anno in cui pubblica, l'uno dopo l'altro, Aut-aut, Due discosi edificanti, la ripresa, Tre discorsi edificanti, Quattro discorsi edificanti. Il libero arbitrio ci condanna a delle scelte che ci provocano angoscia (aut aut), in quanto siamo incerti ed instabili sul nostro futuro. ", REMO CANTONI, Saggio introduttivo a «Timore e tremore». Abramo ebbe un unico figlio e lo amò con tutto sé stesso; Giacobbe ne ebbe dodici e ne amò uno solo. Uno scherzo. Leggi subito, Effetto Draghi Per rassegnarsi non è necessaria la fede: essa è invece necessaria per ottenere qualcosa al … Il tempo passò, la sera fu al suo declino e quell'uomo non ebbe la viltà di rinnegare una speranza, così anch'egli non sarà mai dimenticato. Il titolo di questo capitolo è quanto mai appropriato: Kierkegaard, volutamente, dà l'incipit con la tipica proposizione formulare delle favole (che fu tanto cara al suo compatriota e contemporaneo Hans Christian Andersen, così come a generazioni e generazioni di bambini): «C'era una volta…». Forse ve ne sono, di quelli che troverebbero comodo vedere disseccarsi il desiderio e smussarsi la freccia del dolore: ma costoro non sono dei cavalieri. 19 gennaio 2020 23 marzo 2020 / Giovanni Covino. Perché è tropo fiero per ammettere che quanto fu sostanza della sua vita intera soia stata una faccenda effimera. "Così, dunque, tutto era perduto, oh sciagura atroce più che se il desiderio non fosse mai stato esaudito. "C'era una volta un uomo che durante la sua infanzia aveva udita la bella storia di Abramo messo alla prova da Dio, che, vittorioso della tentazione, riusciva a conservare la fede e a ricevere, contro ogni previsione, suo figlio per la seconda volta. È pur esistito nel mondo colui che ebbe una speranza. ". Skip to main content.ca Hello, Sign in. Egli agisce esattamente come l'altro; rinuncia infinitamente all'amore, sostanza della sua vita. ragione . Altrettanto assurdo può apparirci che il sacrificio sulla Croce salvi il mondo. "L'epoca nostra - afferma - organizza una vera e propria liquidazione nel mondo delle idee come in quello degli affari. Conosce la beatitudine dell'infinito. Leggi subito Se Abramo non avesse creduto, sicuramente Sara sarebbe morta di dolore, e lui, roso dalla tristezza, non avrebbe compreso l'esaudimento, ma ne avrebbe sorriso come di un sogno giovanile. Wittgenstein affrontò il significato del credere, precisando che la religione nulla aggiungeva alle nostre conoscenze, ma scopriva aspetti dell' umano cui la scienza non dava risposta. La fede cristiana ed i suoi elementi principali. Egli vuota nell'infinita rassegnazione la melanconia profonda della vita. "Poi i tempi furono compiuti. Iscriviti al club lettori. Leggi subito Sentimenti e Storia https://www.osservatoreromano.va/it/news/2020-10/il-paradosso-della-fede.html Per rassegnarsi non è necessaria la fede: essa è invece necessaria per ottenere qualcosa al di là della propria coscienza eterna. Perché chi spera sempre il meglio invecchia tradito dalla vita, e chi si dispone sempre al peggio è presto consunto; ma chi crede serba una eterna giovinezza. Try. Abramo ebbe un unico figlio e lo amò con tutto sé stesso; Giacobbe ne ebbe dodici e ne amò uno solo. Si è infinitamente rassegnato a tutto, per poter tutto riacquistare in virtù dell'Assurdo. Ha assunto un carattere religioso. Il Miracolo della fede - Meditazioni, Catechesi, Preghiere, Devozioni - Con BONUS OMAGGIO. Per parte sua, Kierkegaard si dice in grado di andare sino al fondo di un'idea, senza spaventarsene; o, almeno, di avere semmai abbastanza coraggio da ammettere che un'idea, ad un certo punto, gli fa paura. "Il suo amore per la principessa è diventato per lui l'espressione di una amore eterno. Lo stupisce, però, e lo sconcerta la disinvoltura con la quale i credenti dicono di poter comprendere la storia di Abramo; perché in essa vi è, al contrario, qualche cosa di, Kierkegaard ammette che, se la chiamata del dio di Abramo fosse giunta a lui, sarebbe salito sul Monte Moriah e avrebbe sacrificato il suo unico figlio: ma lo avrebbe fatto con infinita. È la sua carne, che reca ancora impressi i segni dei chiodi e della lancia, a palesare la dimensione corporea della risurrezione: egli non si è «reincarnato» in un corpo glorioso, ma è apparso ai suoi nella sua … Tipo Libro Titolo Il paradosso della fede Autore Soren Kierkegaard A cura di Luigi Dal Lago Editore Edizioni Messaggero EAN 9788825041002 Pagine 92 Data giugno 2017 Altezza 18 cm Larghezza 11 cm Collana Sguardo dello spirito. La fede, dunque, non è l'istinto del cuore, ma il paradosso della vita. Così il Signore si prendeva giuoco di Abramo! Ma la grandezza di Abramo era superiore alla misura umana, ed egli, col cuore serrato nella morsa dell'angoscia, levò il coltello contro Isacco. Abramo, dal canto suo, è sollevato: ha finto di disprezzare Dio perché Isacco, prima di morire, non perdesse la fede in Lui, cosa che sarebbe avvenuta se avesse detto al figlio che si apprestava ad ucciderlo per obbedire a un ordine divino. Buy Il motivo dell'idolo e il paradosso della fede by Arconte, Miriam Giuseppina (ISBN: 9788859153337) from Amazon's Book Store. Il tempo passò, la speranza diventò assurda, Abramo credette. Lo stupisce, però, e lo sconcerta la disinvoltura con la quale i credenti dicono di poter comprendere la storia di Abramo; perché in essa vi è, al contrario, qualche cosa di umanamente incomprensibile e perfino di repulsivo. "Dev'essere difficile comprendere Hegel; ma Abramo! Anche il Nostro visse la rinuncia a Regina come una specie di pretesa di Dio nei suoi confronti; per tutta la vita continuò a sperare che Dio, all'ultimo momento, avrebbe trasformato il suo dolore in gioia, proprio come era accaduto ad Abramo sul monte, sacro il Moriah. Dal punto di vista spirituale, tutto è possibile; ma nel mondo del finito, ci sono molte cose impossibili. Conosce la beatitudine dell'infinito. Ogni cosa può essere comprata a prezzi tanto bassi, che è possibile domandarsi se finalmente ci saranno acquirenti. acquisto libri ? Altrimenti, pensando all'assurdità del suo viaggio, non sarebbe partito. Poi Kierkegaard rievoca (con le parole della Bibbia) il comando di Dio ad Abramo di offrirgli in olocausto il figlioletto; rievoca la partenza dei due, di primo mattino, il commiato da Sara, la marcia a dorso di mulo fino al monte Moriah, l'inizio della salita. Ha provato il dolore della totale rinunzia di quanto si ha di più caro al mondo. Che vuol dire? Ma ecco che arriva una nuova, terribile prova; ecco che tutto è di nuovo in forse, e un'angoscia terribile entra nel cuore di Abramo: Dio lo mette alla prova con una nuova, perentoria richiesta: sacrificargli il figlio unigenito. Questa è l'occasione di vedere se il movimento dell'individuo è vero o è bugiardo. Che cioè, anche nell'amore, bisogna bastare a sé stessi. A RISULTATO NEGATIVO . Potrebbe essere, dunque, un uomo dall'apparenza comunissima; un uomo dall'aspetto di un agente delle tasse, uno che se ne va passeggio per la via, vestito da bravo borghese, e che s'interessa di ogni cosa camminando con passo sicuro, senza disdegnare le prelibatezze della cucina che sua moglie suole preparargli. Si è trasfigurato in un amore che ha per oggetto l'essere eterno, che certo ha rifiutato di esaudire il cavaliere, ma l'ha, nondimeno, tranquillizzato, dandogli la coscienza eterna della legittimità del suo amore, sotto una forma di eternità che nessuna realtà può strappargli. Il paradosso della fede è un eBook di Kierkegaard, Søren pubblicato da EMP a 5.60. 1,988 talking about this. Egli vuota nell'infinita rassegnazione la melanconia profonda della vita. La rassegnazione, da sola, non implica ancora la fede, ma solo la rivelazione della coscienza eterna.. Kierkegaard, come Platone, non è solo un grande filosofo, ma anche un grande scrittore; e il fatto che egli si serva volutamente di uno stile letterario per esprimere la sua concezione filosofica può ingenerare l'errata convinzione che egli sia più un artista che un pensatore. Ho la certezza che Dio è amore…". Perché chi amò se stesso fu grande nella propria persona e chi amò altrui fu grande per la sua dedizione; ma chi amò Dio fu il più grande di tutti. Compie costantemente il movimento ma con una tale precisione e sicurezza che ne ricava incessantemente il finito, senza che neppure per un istante sia possibile supporre qualcosa di diverso.". Fu per fede che Abramo lasciò il paese dei suoi padri e fu straniero in terra promessa. Il paradosso della fede. IL PARADOSSO DELLA FEDE : « TIMORE E TREMORE » DI KIERKEGAARD "Non v'è dubbio che «Timore e tremore» appartenga ai grandi capolavori di Kierkegaard. Non si possono scindere. 20 ottobre 2018 Bologna (BO), E' tornata l'America: Biden bombarda come Trump Il motivo dell'idolo e il paradosso della fede Vi dimora senza traccia del tirocinio che l'inquietudine e il timore fanno subire, e ne gode con tale certezza che sembra non vi sia per lui nulla di più sicuro che questo mondo finito. (…) Egli ha capito il profondo segreto. Questo è un tema caro a Kierkegaard: la meravigliosa apertura dell'infanzia, la disponibilità ad accogliere il mistero e il paradosso senza sforzo apparente; e, per contro, la dura, legnosa rigidità del Logos dell'adulto, che offusca le semplici verità apprese un tempo per rendere tutto più complicato, incomprensibile. Kierkegaard, che rifiuta per sé l'appellativo di filosofo e che si presenta solo come uno «scrittore dilettante», prevede che la sua sorte sarà quella di essere del tutto ignorato, in un mondo di sapienti che già conoscono tante cose più di lui. Se già in queste ultime righe si può intravedere qualche cosa di autobiografico (non nel senso che Kierkegaard si ritenesse un cavaliere della fede, ma nel senso che aspirava ad assomigliare a un tale modello), poco dopo il riferimento alla sua personale - e, per certi aspetti, misteriosa - vicenda con Regina Olsen diviene abbastanza esplicito. Riceviamo e volentieri segnaliamo un titolo appena uscito su questo tema, a cura di Antonio Landi, Il paradosso della risurrezione.Pubblicato nell’ottobre 2019, contiene gli articoli delle conferenze organizzate dall’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, nel febbraio-marzo 2018. Effetto Draghi Disclaimer Non era così una volta; allora la fede era compito assegnato all'intera esistenza; perché, si pensava, l'attitudine a credere non si acquista in pochi giorni o in poche settimane.".
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